La pandemia ha profondamente mutato molte nostre abitudini e, in alcuni ambiti, questi cambiamenti si protrarranno ben oltre il perdurare dell’emergenza sanitaria. La necessità di affrontare le restrizioni imposte a livello mondiale e, in primis, la necessità di limitare il contatto sociale ha indotto, ad esempio, molte aziende a ricorrere allo smart working. Se, fino al 2019, questa modalità di lavoro era un fenomeno di nicchia, subito dopo l’esplosione della pandemia, tra marzo e maggio 2020, secondo i dati dell’ ISTAT, lo smart working è stato adottato dal 21,3% delle imprese italiane con almeno tre addetti e, tra giugno e novembre, la percentuale è scesa all’11,3%.
A dispetto della riduzione delle misure di sicurezza, valutati i risparmi che questa modalità di lavoro assicura e l’assenza di significativi cali di produttività, il 54% delle aziende continuerà ad utilizzare questo tipo di organizzazione in modo permanente, anche solo in forma parziale, e ciò consentirà ad oltre 4 milioni di lavoratori di continuare a lavorare da casa.
La maggiore flessibilità ha portato alla nascita di un fenomeno totalmente nuovo, il cosiddetto “workation” ovverosia lavorare (“work”) in un luogo di vacanza (“vacation”). Tra le mete preferite di questi lavoratori ci sono, in particolare, campeggi e villaggi turistici e tutte le strutture ricettive che assicurano una connessione Wi-Fi a pochi passi dal mare o in mezzo alla natura.
Per venire incontro a queste nuove esigenze campeggi e villaggi vacanze hanno, quindi, implementato la propria rete Wi-Fi ad alta velocità ed i servizi di food delivery permettendo così ai propri ospiti di lavorare regolarmente anche nelle mete vacanziere.
Le strutture del Club del Sole, ad esempio, hanno adottato la formula "Smart Working Village" che consente agli ospiti, grazie a comode mobilhome immerse nella natura, di avere la disponibilità di una postazione di lavoro, di soluzioni per open air meeting, servizi di stampa nonché un servizio di food delivery.
"Sono contento del fatto che sempre più turisti scelgano di approfittare della possibilità offerta da molti camping village di lavorare all'interno delle strutture stesse”, ha dichiarato a commento Cristian Capizzi, fondatore di KoobCamp S.r.l. e Campeggi.com, il portale leader in Italia per campeggi e villaggi vacanze. “Questa modalità di smart working permette di coniugare la sana vita all'aria aperta con le esigenze lavorative di molte persone che, così facendo, riescono anche a trascorrere più tempo con le rispettive famiglie, in un ambiente riservato, sanificato e che garantisce l’indipendenza e la privacy degli ospiti".