Secondo i dati rilasciati dall’ associazione Marevivo, in una classe gli alunni consumano ogni giorno una bottiglietta d’acqua, in un intero anno scolastico circa 4000. Un istituto, con una media di circa 25 classi, in un anno scolastico ne utilizzerà 10.000. Se 10 istituti decidessero di dire basta verrebbero risparmiate all’ambiente circa 1 milione di bottigliette in un solo anno.
Rosalba Giugni, presidente di Marevivo ha dichiarato: “Dopo aver lanciato la petizione su Change.org, e l’appello ai Palazzi della politica, agli enti e alle università, ed aver ottenuto l’adesione del Ministero dell’Ambiente, ora ci rivolgiamo anche alle scuole. In attesa dell’approvazione della legge Salvamare, e della Direttiva europea sulla plastica monouso, chiediamo agli istituti scolastici di anticipare i tempi…”
Eliminare le bottiglie di plastica, come?
Nelle mense scolastiche (e in aula), si potrebbero utilizzare delle brocche per l’acqua, ma non solo, come dice Marevivo, le scuole dovrebbero impegnarsi ad installare erogatori dove gli alunni ricaricherebbero la propria borraccia. Sarà anche necessario emettere un’idonea circolare spiegando i motivi per cui è importante fare queste scelte sensibilizzando, in questo modo, insegnanti e studenti.
Tra le scuole che hanno già fatto questa scelta vi è ’Istituto Comprensivo “Quasimodo” di Agrigento e Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara (Ag). A Lipari l’istituto comprensivo Santa Lucia ha provveduto con l’installazione di una macchina compattatrice per riciclare bottiglie in plastica.