Il 5 Febbraio si celebra la “Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare”. Secondo i dati emersi dal progetto Reduce, promosso dal Ministero dell'Ambiente con l'Università di Bologna – Distal, sono 815 milioni gli individui che sulla terra soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita. Ma è emerso anche che 1 persona su 8 soffre di obesità.
Lo spreco alimentare costituisce un vero e proprio paradosso inaccettabile dei nostri tempi se si pensa che nel mondo da un lato si spreca oltre un terzo del cibo prodotto (di cui almeno l’80% sarebbe ancora consumabile) e dall’altro nei prossimi anni vi sarà la necessità di incrementare la produzione alimentare del 60-70% per nutrire una popolazione sempre crescente. Se ciò non bastasse a dimostrare che si tratta di un fenomeno intollerabile aggiungiamo anche che lo spreco di cibo è dannoso per il nostro Pianeta. Infatti con il cibo buttato vengono sprecati terra, acqua ed energie che sono stati necessari per la sua produzione. L’ambiente è stato quindi sfruttato invano. Ridurre questo spreco significherebbe quindi salvare anche il nostro pianeta.
Quando avviene il più grande spreco di cibo? Sono due le fasi principalmente incriminate quella della distribuzione e quella del consumatore. Concentrandoci su quest’ultima possiamo affermare che la cattiva gestione del cibo, a livello domestico, ci porta a comprare più di quello che possiamo mangiare con la conseguenza che ciascuno di noi getta nella spazzatura qualcosa come 37 kg annui di alimenti. Cosa possiamo fare per invertire questa tendenza e mettere a dieta la pattumiera?
Il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto
La nostra premessa è sempre quella che il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto ma qualora dopo questi consigli si siano comunque prodotti scarti alimentari, ecco l’ultimo suggerimento: Il compost! La frazione umida, ovvero gli scarti di cucina e le potature delle vostre piante, possono tornare ad avere nuova vita sotto forma di un terriccio dall’alto potere fertilizzante. Qualora aveste un giardino o un ampio terrazzo, potreste organizzare una compostiera fai da te. In molti comuni è inoltre attiva la raccolta differenziata dell’umido. Tutto questo consentirà che ciò che arriva dalla terra vi possa ritornare.
Fonti e approfondimenti:
http://www.oneplanetfood.info/sprechi-alimentari/
http://www.fao.org/news/story/it/item/1165243/icode/
https://www.adnkronos.com/sostenibilita/risorse/2018/10/15/regole-contro-spreco-alimentare_Bxy40GytQt4LjlEYlcsuPL.html?refresh_ce
Post a cura di Valeria Morelli 2.0