Il lockdown adottato ormai in quasi tutti i paesi del mondo per contrastare la diffusione del Covid19 ha rivoluzionato la nostra quotidianità. Giorno dopo giorno le nostre case sono diventate multi-tasking: da semplici abitazioni si sono trasformate in palestre, aule scolastiche e soprattutto in uffici.
Tantissime, grandi o piccole, sono le aziende che hanno rimodulato la loro attività concedendo ai propri dipendenti di continuare a prestare la loro attività rimanendo a casa. Del resto, grazie alle innovazioni tecnologiche, con un computer portatile, un telefono cellulare, una connessione di rete e un archivio in cloud oggi non c’è necessità di recarsi in ufficio per poter essere pienamente operativi.
A fronte di un indice di produttività pressoché immutato – anzi in molti casi superiore alla tradizionale attività in office – lo smart working offre indubitabili vantaggi per il dipendente in termini di risparmio del tempo solitamente impiegato nel tragitto casa-lavoro e del relativo costo chilometrico nonché dello stress che ne deriva.
A fornire i numeri di tale fenomeno ci ha pensato Jojob, operatore attivo nel settore comparto della mobilità aziendale, che, nei giorni scorsi, ha pubblicato i dati elaborati della piattaforma #ColleghiAmoilLavoro: a decorrere dal principio dell’emergenza sanitaria, grazie allo smart working, gli italiani hanno ottenuto un risparmio di 100.000 Euro nonché di oltre 10.000 ore di tempo libero evitando, al contempo, che oltre 60 tonnellate di CO2 finissero in atmosfera.
“Con questo strumento vogliamo mostrare con dati concreti in che modo lo smart working può rappresentare una soluzione in termini ambientali ed economici, poiché non prevede spostamenti in auto o sui mezzi pubblici di alcun tipo”, spiega Gerard Albertengo, CEO di Jojob. “Inoltre, ha anche un valore aggiunto: il risparmio di tempo. I minuti, le ore che generalmente passiamo nel traffico diventano tempo prezioso per sé e per la propria famiglia. Abbiamo attivato la piattaforma non appena scattato il lockdown e in migliaia hanno aderito. Se consideriamo che in media un italiano su 4 trascorre circa un’ora e mezza al giorno per recarsi sul posto di lavoro e fare ritorno a casa, con lo smart working abbiamo calcolato che gli italiani hanno guadagnato complessivamente 3 anni e mezzo di ferie”.
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Fonte: comunicato stampa