A causa dell’emergenza sanitaria che il nostro paese sta vivendo, tante persone si trovano a dover restare nella propria abitazione, perché, ad oggi, questo è il solo modo per evitare il propagarsi dell’oramai noto Covid19. Questa situazione può avere, però, una chiave di lettura positiva ci può infatti consentire di riappropriarci dei nostri tempi, troppo spesso accantonati per far posto alla frenesia della vita quotidiana.
Momenti della giornata che ad esempio potremmo utilizzare per riscoprire la bellezza dello stare in famiglia, magari svolgendo insieme delle attività che, oltre a tenerci impegnati, possano aiutare il nostro Pianeta.
Mossi dalla regola delle “tre R “, riciclo, riuso, riutilizzo Legambiente ha quindi lanciato il progetto ECCO, con il quale ha aderito alla Giornata Mondiale del Riciclo. Un progetto questo che promuove l'economia circolare da praticare in casa, attraverso la proposta di tre attività green da fare in famiglia coinvolgendo anche i più piccoli.
Ammettiamolo ciascuno di noi nelle proprie case ha vestiti che non utilizza più, giornali letti accatastati in un angolo della cantina per non parlare poi del cibo con un destino segnato verso la pattumiera, ma avete mai pensato che tutte queste cose possano avere una seconda possibilità?
Si tratta infatti di veri e propri tesori che con un pizzico di fantasia e un pò di manualità si potranno trasformare in maschere di carta pesta, bambole di pezza oppure in ingredienti per delle buonissime ricette anti-spreco.
Di seguito quindi vi proponiamo le tre idee suggerite da Legambiente per trascorrere del tempo con la propria famiglia facendo del bene anche alla Terra
Secondo i dati rilasciati da COMIECO nell’ultimo anno la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta del 4%, superando i 3,4 milioni di tonnellate raccolte, ma non solo. Dai dati risulta che ogni italiano avvia a riciclo oltre 56 kg di carta e cartone ogni anno.
Ma se volessimo dare una seconda chance ai vecchi giornali, carte regalo e buste di carta inutilizzabili? Legambiente ci dà un’idea molto divertente: trasformarli in maschere, sculture e ciotole di cartapesta.
Cosa serve:
Vecchi giornali
4 bicchieri d’acqua
1 bicchiere di farina (meglio se di riso ma va bene qualsiasi tipo)
Come procedere:
Partiamo dalla colla: in una ciotola stemperate la farina con qualche cucchiaio d'acqua cercando di sciogliere molto bene i grumi che si formeranno. Mettete il composto in un pentolino, aggiungete l'acqua rimanente e lavoratelo con una frusta. Ponetelo sul fuoco a fiamma bassa continuando a mescolare. Dopo 2 o 3 minuti, aggiungete una presa di sale che vi consentirà di conservare la colla per qualche giorno in più, in frigorifero, riposta in un barattolo di vetro. Quando la colla avrà raggiunto la consistenza desiderata, lasciatela raffreddare.
Taglia a strisce carta di giornale, riviste o volantini pubblicitari e scegli una superficie da rivestire (come una ciotola o un piatto). Immergi le strisce una alla volta nella colla fredda, eliminando quella in eccesso. Sistema le strisce sulla superficie che hai deciso di rivestire e spianale per bene usando le dita o il pennello in modo da evitare che si formino pieghe, grinze e rigonfiamenti. Ripeti la stratificazione per un minimo di tre volte in modo da creare una base solida. Alterna gli strati disponendo le strisce prima in orizzontale e poi in verticale. Lascia asciugare, meglio all'aria aperta, per qualche ora. Appena la superficie risulterà dura basterà staccare la creazione di cartapesta dall'oggetto “originale” e, con un po’ di carta vetrata, renderla più liscia, rimuovendo eventuali imperfezioni. Al termine, se lo si vuole, è possibile colorare il nostro oggetto con tempere o applicare sulla sua superficie bottoni, corda o altri elementi decorativi di recupero.
Sapevate che l’industria della moda è tra le più inquinanti al mondo? È responsabile del 20% dello spreco mondiale di acqua e del 10% delle emissioni di CO2.
Nonostante ciò solo l'1% degli indumenti viene riciclato e ogni anno finiscono in discarica per essere inceneriti 12 milioni di vestiti che producono ulteriori emissioni di diossido di carbonio.
Eppure, con vestiti e tessuti vecchi è possibile realizzare delle bellissime e sempre trendy bambole di pezza.
Avanzi di tessuto
Fili di Lana o di cotone per i capelli
Carta o cartoncino per realizzare il cartamodello
Ago e filo
Come si fa:
Disegna la forma della tua bambola su uno straccio o realizza un cartamodello. Aggiungi un paio di centimetri circa attorno ai contorni per ottenere un certo margine di cucitura. Sovrapponi due pezzi di tessuto e tagliali seguendo il cartamodello o la linea tracciata sul primo straccio. Puoi bloccare il cartamodello sullo straccio con degli spilli per facilitare il ritaglio.
Cuci il contorno della bambola con ago e filo lasciando una piccola apertura per inserire l'imbottitura. Rovescia il corpo e imbottisci la bambola con vecchi pezzi di tessuto, di ovatta o con altro materiale di riciclo (come l'imbottitura di un vecchio cuscino). Adesso puoi finire di cucire la bambola e applicare dei punti cucitura tra gambe e braccia, per modellare gli arti. La bambola è pronta per la decorazione: usa bottoni, colori e pennarelli per decorare il volto, la lana per i capelli e stoffa colorata, ricami o uncinetti per creare il vestito.
Anche gli alimenti che non possono essere consumati in tempo e gli scarti alimentari hanno diritto ad avere una seconda possibilità, in questo modo non solo metteremo a dieta la pattumiera, ma salvaguarderemo anche il nostro portafoglio. Ma cosa preparare?
Con gli scarti delle verdure di stagione, si può ad esempio preparare un dado vegetale fai da te che si mantiene in frigorifero per un anno.
350 g di sale
300 g di scarti di verdure di stagione
2 spicchi d’aglio
100 g di erbe aromatiche
250 g di cipolle
Ecco la ricetta di Lucia Cuffaro.
Si lavano e si tagliano grossolanamente gli scarti delle verdure poco acquose (parti dure dei broccoli, verze, carote, sedano, etc.) ed erbe aromatiche come salvia, rosmarino, timo, maggiorana, origano. Si pesa il preparato fino a raggiungere i 400g e si uniscono le cipolle e l'aglio. Poi si passa tutto al mixer per avere un battuto molto fine. Si aggiunge nella ciotola il sale fino e si scola il composto con l'aiuto di un colino a trama fine facendo fuoriuscire il liquido in eccesso (da usare come brodo).
Il dado è tratto! Va riposto in un barattolo di vetro pulito in frigorifero dove si conserva fino a 6 mesi, meglio se sterilizzato facendolo bollire in una pentola con l'acqua, oppure messo in un forno preriscaldato a 140 gradi per qualche minuto. Un cucchiaio di questo dado equivale ad un cubetto di dado industriale.
Voi avete altre idee a Minimo Impatto? Aspettiamo i vostri suggerimenti.