Nel corso degli ultimi mesi, a causa del lockdown che ha costretto milioni di italiani a rimanere nelle proprie abitazioni, la produzione di rifiuti si è concentrata soprattutto fra le pareti domestiche e quindi abbiamo avuto l’opportunità di constatare con i nostri occhi quanta immondizia produciamo quotidianamente.
In particolar modo, da marzo a giugno, si è assistito ad un aumento considerevole dei consumi casalinghi di acqua imbottigliata: un nucleo familiare di 3 persone, ad esempio, ha consumato nel trimestre, in media, 356 bottiglie in PET da 1,5 litri, pari a 13,5 kg di plastica, 25,7 kg di petrolio e 45,4 kg di CO2. Sui bilanci familiari l’acquisto di acqua ha avuto un impatto medio di 219€ per i nuclei di 4 persone e di 164,25€ per quelli con 3 componenti. Tuttavia il peso maggiore di tali consumi è stato sostenuto dall’ambiente: il pet impiegato per l’imbottigliamento dell’acqua consumata è stato realizzato impiegando 34,2 kg di petrolio e immettendo in atmosfera 60,5 kg di CO2 nella fase di produzione e trasporto.
Come noto, troppo spesso, la plastica finisce il proprio viaggio nei mari e negli oceani intaccando un ecosistema che ospita l’80% delle specie viventi, degli animali e della vegetazione marina che popola le acque di tutto il mondo e che non solo costituisce la fonte di sostentamento per milioni di persone sul nostro pianeta, ma che produce inoltre il 50% dell’ossigeno che respiriamo.
“Durante la fase più dura della pandemia, la sicurezza ha occupato senza dubbio il primo posto nei pensieri di ognuno di noi, mentre le tematiche ambientali sono state messe inevitabilmente in secondo piano. È importante però considerare l’emergenza corona virus come un monito a rispettare maggiormente la natura per il bene del nostro Pianeta e dell’umanità intera”, afferma Giulio Giampieri, Presidente del Gruppo Culligan in Italia. “In questo contesto, non dobbiamo dimenticarci che ridurre l’inquinamento da plastica è una priorità assoluta per salvare i nostri mari, fortemente inquinati da questo materiale. Oggi, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani vogliamo sottolineare l’importanza di riattivare al più presto tutte le buone pratiche di consumo plastic-free adottate negli ultimi anni, sia in ambito lavorativo che casalingo.”
Fonte: comunicato stampa Culligan