Una giovane laureata in marketing che, grazie al digital farming e ai sistemi satellitari, controlla direttamente dal pc i campi di mais della propria azienda familiare riducendo l’impatto ambientale. Un allevatore di capre del Monferrato che ha puntato su un settore agli inizi con un potenziale da 120 miliari, com’è quello della cannabis light per uso medico e cosmetico. Una fattoria a San Gimignano che impiega robot intelligenti per alimentare e migliorare il benessere dei propri bovini. Un ex professore di matematica che, sull’Isola del Giglio, ha recuperato alcuni antichi vigneti abbandonati e li ha coltivati sui ripidi pendii a picco sul mare. Un casaro che ha trasformato alcune grotte carsiche argillose, profonde fino a 70 metri, in cantine dove conserva i suoi formaggi “minerali”.
Questi sono solo alcuni dei vincitori di “Bandiera Verde Agricoltura 2020”, Premio promosso da Cia-Agricoltori Italiani. Giunto alla XVIII edizione – e rinviato di un anno a causa della pandemia di Covid-19 - è stato consegnato nei giorni scorsi all’interno della Protomoteca del Campidoglio di Roma a 15 eccellenze della nuova agricoltura italiana assieme a 3 riconoscimenti dati a Comuni rurali virtuosi e a 4 premi speciali.
L’evoluzione tecnologica è il segreto del successo delle imprese agricole premiate e di tutto il settore dell’agricoltura 4.0 che, in Italia, ha fatto registrare un giro di affari di 450 milioni di euro con una crescita annua del 22% (Osservatorio Smart Agrifood). I dati parlano chiaro: l’agricoltura italiana produce solamente il 7% circa del totale delle emissioni prodotte che si riversano sull’ambiente e, all’interno dell’Unione Europea, è quella con il minor numero di prodotti con residui chimici oltre i limiti di legge (appena lo 0,6% del totale). L’Italia, infine, può vantare quasi 2 milioni di ettari di aree con coltivazioni biologiche (pari al 15% della superficie agricola totale) con una crescita del 46% dal 2012.
La Bandiera Verde Gold, premio assegnato al “campione” fra tutti i premiati, è stata conferita a Francesco Paolo Valentini, titolare della cantina più antica d'Abruzzo, che ha contribuito a rendere famosi i vini abruzzesi nel mondo (Trebbiano, Montepulciano, Cerasuolo). Valentini ha fornito ai propri collaboratori i migliori dispositivi di sicurezza anti Covid-19 in circolazione, ha organizzato attività di formazione e prevenzione e ha stipulato polizze assicurative a copertura dei propri collaboratori in caso di contagio dentro o fuori l’azienda.
Nella sezione Agri-cinema, il premio è stato attribuito a “Fuori era primavera - Viaggio nell’Italia del lockdown” di Gabriele Salvatores che ha raccontato il dramma della pandemia ma anche la riscoperta dei territori rurali come elemento di speranza per il futuro.
La Bandiera Verde è stata assegnata all’Associazione di tecnici siriani agroalimentari “Hak” che, nell’ambito di un progetto finanziato dalla cooperazione italiana e dal CIHEAM di Bari, hanno contribuito alla promozione e allo sviluppo dell’agricoltura fra le comunità rurali siriane. Il premio Agri-press International è stato infine conferito a “Olive Oil Times”, pubblicazione indipendente con sede negli Usa, che è risultata essere la fonte di informazione del settore olivicolo più autorevole a livello mondiale riuscendo a fornire, grazie all’apporto di corrispondenti da tutte le zone olivicole del mondo, notizie per professionisti, consumatori e appassionati.
“Mai come in questo periodo -sottolinea il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- abbiamo visto gli agricoltori fare grandi sacrifici, ma anche dimostrare grande tenacia e resilienza. Il Premio Bandiera Verde 2020 è una ulteriore prova, con un’edizione che abbiamo saputo portare a termine nonostante le tante difficoltà. Ai 15 campioni vanno le nostre congratulazioni: sono, oggi, protagonisti di un premio che riconosciamo simbolicamente a tutti gli imprenditori agricoli italiani”.