Quanti di noi almeno una volta non abbiamo comprato palloncini, vuoi per una festa, per un matrimonio o semplicemente per fare contenti i nostri figli e nipoti. Ma ci siamo mai chiesti dove finiscano tutti questi palloncini dopo essere scoppiati o dopo essere volati via? Ecco la risposta: per lo più in mare. Secondo la Marine Conservation Society (organizzazione no profit del Regno Unito, che garantisce che i mari siano sani, privi di inquinamento e protetti), che ha stilato un rapporto sui danni da palloncini in Gran Bretagna, i rifiuti da “festa” stanno aumentando vertiginosamente: nel 2016 quelli ritrovati sulle spiagge britanniche erano il 53% in più rispetto all’anno precedente. Nel Regno Unito la quantità di detriti legati ai palloncini da elio, sempre per la Mcs, è triplicata negli ultimi vent’anni e secondo le ricerche effettuate solo il 13% di questi esplode in mille pezzi mentre l’80% tornerebbe “indietro” intatto.
Certamente non sarà una bella notizia soprattutto per i bambini, ma il “balloons ban” cioè il divieto di vendere, acquistare e usare i palloncini durante qualsivoglia festeggiamento, partito dal mondo anglosassone Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Australia si sta diffondendo in tutto il mondo per il bene dell’ambiente.
I palloncini una volta scoppiati o sgonfiati lasciano residui di plastica non biodegradabile o lattice (che comunque impiega all’incirca 6 anni per degradarsi in mare), questi frammenti oltre a causare un danno ambientale derivato dalla dispersione del materiale con cui sono realizzati provocano anche il decesso di numerosi animali specialmente quelli marini, ma si registrano casi anche di cani e uccelli, che scambiandoli per cibo li ingeriscono uccidendoli. A rendere ancor più pericolosi questi oggetti vi sono anche le cordicelle che spesso sono utilizzate per tenerli in mano, queste si aggrovigliano intorno all’animale intrappolandolo.
È il sindaco di Maruggio, in provincia di Taranto, a firmare la prima ordinanza nel nostro Paese, entrata in vigore nel dicembre scorso, che vieta l’uso dei palloncini colorati. “Abbiamo emesso un’ordinanza con cui si vieta non la vendita ma il lancio dei palloncini. I venditori di tali articoli non dovranno far altro che munirli di un contrappeso, ad esempio un semplicissimo sacchetto di sabbia, di modo che essi non rappresentino più un pericolo per l’ambiente", ha dichiarato Alfredo Longo, sindaco di Maruggio aggiungendo che fra i rifiuti che si trovano più frequentemente sulle spiagge vi sono proprio i frammenti dei palloncini in plastica o in gomma. Ricorda poi come, analizzando alcune carcasse di tartarughe marine raccolte sulle spiagge, esse presentavano all'interno dello stomaco gomma e plastica. Il motivo, presto detto: i palloncini, una volta sgonfiatisi e depositatisi sulla superficie marina, hanno le perfette sembianze di uno dei "piatti" preferiti delle tartarughe ovvero delle meduse che rappresentano il cibo per diverse specie di pesci. Questo semplice accorgimento, ovvero il vietare il ancio dei palloncini se utilizzato su larga scala, eviterebbe che tonnellate di plastica finiscano in mare e siano poi ingerite dalle specie animali che lo abitano. Per questo sono particolarmente lieto di aver mosso un primo passo in questa direzione".
Ora a fare la loro parte sono stati i comuni di Bitonto e Giovinazzo, in provincia di Bari, "Ci scambiamo le buone prassi, da Maruggio in poi, in questo caso. Numerosi sono anche i casi di cagnolini morti per aver ingerito i resti della plastica 'profumata' dei maledetti palloncini", spiega Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicepresidente di Avviso pubblico. "Le ordinanze autorizzano l'acquisto di palloncini, ma vietano il lancio in aria, abitudine frequente durante alcune feste e manifestazioni”.
Ma un’alternativa ai palloncini c’è! Gli aquiloni! Non solo non inquinano ma potrete divertirvi a realizzarli con i bambini utilizzando carta riciclata, sono numerosi i tutorial presenti nel web. Quindi un doppio divertimento garantito!
Fonti:
https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/03/05/news/divieto_palloncini-220766362/?ref=fbpa&fbclid=IwAR0gcouLEbxVtjqqkZ8HRmxAvi02uorOjU7DpCeKoAV9zGU6rptGHWyLrJE
https://www.repubblica.it/ambiente/2018/05/08/news/_basta_palloncini_nei_cieli_inquinano_i_mari_la_lotta_alla_plastica_anche_nei_cieli-195854069/
Post a cura di Valeria Morelli 2.0