Vestiti colorati, dolci della tradizione regionale e atmosfere di giubilo: le strade d’Italia si stanno già colorando per accogliere il Carnevale che, con tutti i suoi elementi caratteristici, anche quest’anno, si rivitalizza per la gioia di grandi e piccoli.
Carnevale, peraltro, non è solo una semplice festa di scherzi e balocchi, ma è soprattutto uno scrigno di cultura popolare: chi, del resto, non ricorda le storie che i nostri insegnanti, soprattutto nel corso delle scuole primarie, ci raccontavano sulle strane e colorate maschere tipiche delle varie città italiane?
Volagratis.com ha fatto un breve condensato di questo elenco che può rappresentare anche un’ occasione per organizzare una gita fuoriporta.
Si parte da Bergamo con il suo Brighella, fedele e astuto domestico, il cui nome, per colpa del suo carattere, è diventato sinonimo di persona opportunista e attaccabrighe.
Fra le calle veneziane ci pare già di vedere, a braccetto con il compagno Arlecchino, Colombina, servetta furba e ruffiana di Rosaura, per la quale si prodiga in intrighi amorosi e familiari. Ogni anno è protagonista del “volo”: una ragazza, vestita da Colombina e legata ad una fune, plana dal Campanile di San Marco verso il Palazzo Ducale.
Curioso, simpatico e un po’ superbo: il medico Balanzone, con le sue citazioni latine, intercalate da espressioni dialettali, rappresenta al meglio la sua Bologna.
Fra i carri allegorici di Viareggio, celebre patria del carnevale toscano, non può mancare Burlamacco con il suo vestito a scacchi bianchi e rossi, il copricapo rosso e il mantello nero mentre, scendendo nella capitale, c’è Meo Patacca, che si aggira per i vicoli di Trastevere, rubizzo, con il fiasco di vino in mano e con il vestito a strisce rosse e verdi.
A far compagnia al più noto Pulcinella, a Napoli c’è Coviello che talvolta è oste altre servo o padre di famiglia o menestrello, mantenendo comunque la sua allegria e creatività.
Nella festa di Putignano (BA) il protagonista è di certo Farinella - il cui nome è ispirato alla farina di ceci e di orzo - che passeggia nella parata con un abito rosso e blu e un cappello a tre punte che simboleggiano i tre colli sui quali sorge Putignano.
Sciacca (AG), infine, è la città di Beppe Nappa, amante del buon cibo, pigro e scroccone che, con i suoi vestiti laceri pieni di “nappe” – ovverosia di toppe- porta l’allegria nelle vie del paese siciliano.