Se, come diceva De Andrè, dai diamanti non nasce niente mentre dal letame nascono i fior, dalla plastica rischia di nascere spazzatura o, per dirla alla genovese, rumenta!
Ed è proprio in uno dei luoghi simbolo di Genova, il Porto antico, che ha salpato gli ormeggi un progetto volto alla lotta alla plastica monouso: “Plastic Free”.
L’iniziativa – presentata nei giorni scorsi nel corso dell’inaugurazione della mostra fotografica di Randy Olson ‘Planet Vs. Plastic. Un pianeta straordinario tra bellezza e abusi’ – ha permesso, grazie al contributo della società multiservizi Iren e di Culligan, l’installazione di distributori di acqua a Km 0 negli esercizi commerciali e nei punti ristoro dell’area portuale. A partire dal 24 maggio, nell’ambito della quindicesima edizione della Festa dello Sport, gli esercizi commerciali e i punti di ristorazione attivi nel Porto Antico che hanno aderito all’iniziativa offriranno ai propri clienti acqua gassata e/o refrigerata che sgorgherà dagli erogatori della Culligan.
Gli avventori potranno inoltre utilizzare l’acqua depurata dagli erogati per riempire le nuove borracce in acciaio griffate Porto Antico acquistabili presso gli esercizi commerciali dell’area e presso La città dei bambini e dei ragazzi.
Con il progetto “Plastic Free” anche il Porto Antico di Genova fornisce il proprio contributo alla sensibilizzazione degli operatori commerciali e del pubblico per un cambiamento, in chiave ecologica, del consumo dell’acqua e per uno stop al consumo di plastica tradizionale monouso così come previsto dalla normativa europea che troverà applicazione a partire dal 2021 e che, oltre alla riduzione della produzione di plastica (-1.500 kg in un anno) comporterà un sensibile calo delle emissioni di anidride carbonica (-6.000 kg in un anno) e dell’utilizzo di carburante (- 3.000 kg).
“L’iniziativa che presentiamo oggi si inserisce in un più ampio contesto di interventi finalizzati alla sostenibilità – ha sottolineato Alberto Cappato, Direttore di Porto Antico S.p.A. - come ad esempio l’impianto fotovoltaico che ha prodotto oltre 800 mila Kwh dal 2016, l’efficientamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, l’elettrificazione delle banchine e le stazioni di ricarica auto elettriche che fanno del Porto Antico un vero e proprio smart port grazie anche ad innovative applicazioni IOT per il controllo in tempo reale dei consumi dell’area. L’obiettivo di ridurre progressivamente l’utilizzo di plastica monouso è ambizioso, ma si inserisce in una tendenza ormai consolidata che una realtà come Porto Antico non poteva non fare propria”.
“Abbiamo accolto fin da subito con grande entusiasmo – ribadisce Gianluca Bufo, AD di Iren Mercato – il progetto di Porto Antico Spa, abbracciando pienamente come azienda la filosofia green di riduzione dei rifiuti, e soprattutto proponendo l’ottima acqua dei nostri acquedotti come alternativa sostenibile di consumo rispetto alle acque in commercio. Grazie alle soluzioni tecnologiche messe a disposizione dal nostro partner Culligan, gli esercizi commerciali dell’area potranno offrire ai propri clienti tutte le alternative di consumo: acqua lisca e gassata, refrigerata o a temperatura ambiente.”
“La partnership con Iren e Porto Antico rientra in un progetto più ampio intrapreso da Culligan: la Plastic-Free Water Initiative che mira a sensibilizzare aziende, PA, organizzazioni e cittadini a un consumo più consapevole e sostenibile dell’acqua contro l’inquinamento da plastica,” afferma Giulio Giampieri, Direttore Generale di Culligan, “Siamo felici di collaborare a un progetto di così ampia portata che coinvolge in modo sinergico soggetti diversi uniti da un comune obiettivo: azzerare l’utilizzo di plastica monouso e ridurre il proprio impatto ambientale con gesti concreti di grande valore”.