Nei primi anni di vita di un bambino i pannolini rappresentano una delle maggiori voci di spesa, ma il loro costo a livello economico – limitato a pochi anni – è risibile se paragonato al loro impatto ecologico: l’utilizzo di pannolini usa e getta per due anni e mezzo produce circa 550 kg di CO2 e, per degradarsi, un pannolino usa e getta può impiegare fino a 500 anni!
Dai calcoli effettuati dagli esperti emerge che, ogni anno, nella sola Unione europea, vengono prodotti 25 miliardi di pannolini usa e getta, sei milioni di tonnellate di pannolini diventano un rifiuto, 110 mila tonnellate di plastica vengono immesse nell’ ambiente e 50.000 alberi vengono abbattuti per ottenere la cellulosa necessaria alla produzione di questo articolo.
Una volta utilizzati, l’87% dei pannolini è destinato a finire in discarica mentre il restante 13% viene incenerito.
Un’alternativa a questo scempio esiste ed è rappresentata dai pannolini lavabili il cui utilizzo consentirebbe alle famiglie di ridurre notevolmente la spesa e rappresenterebbe un enorme risparmio di risorse ambientali se si pensa che per produrre i pannolini usa e getta viene impiegata il 37% di acqua in più rispetto a quella necessaria al lavaggio degli esemplari lavabili.
Un gruppo di imprenditrici nel settore ecologico, al fine di sensibilizzare il pubblico verso acquisti più ecosostenibili, ha lanciato una campagna di raccolta firme per ottenere l’abbassamento dell’iva applicata ai pannolini lavabili (attualmente pari al 22%) al 5% così come previsto, nel decreto fiscale 2020, per gli assorbenti lavabili e compostabili femminili.
Dati e petizione su: https://www.change.org/p/chiediamo-iva-al-5-per-i-pannolini-amici-dell-ambiente