La Foundation for Environmental Education (FEE) ha assegnato il riconoscimento di “Bandiera blu 2020” a 75 approdi turistici presenti in Italia e a ben 195 località rivierasche del Belpaese che corrispondono a 407 spiagge pari al 10% circa del totale delle spiagge premiate a livello mondiale.
La procedura utilizzata per l’assegnazione – certificata ai sensi dell’UNI-EN ISO 9001:2015 - ha visto, nella fase di valutazione delle candidature da parte della Giuria nazionale, la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, del Coordinamento Assessorati Regionali al Turismo, del Comando Generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, dell’ISPRA, del Laboratorio di Oceanologia ed Ecologia Marina dell'Università della Tuscia, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici e dell’A.N.C.I. nonché dei Sindacati Balneari (SIB-Confcommercio – FIBA - Confesercenti), la FIN – sez. Salvamento.
Dieci sono i criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu. Innanzitutto le acque, secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione, devono essere state classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni. Devono inoltre essere effettuati regolari campionamenti delle acque nel corso della stagione estiva. Sul territorio comunale la depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata deve essere efficiente per almeno l’80% del totale. Deve essere effettuata correttamente la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti pericolosi. Devono essere presenti vaste aree pedonali, piste ciclabili, un arredo urbano curato e aree verdi. Le spiagge devono essere dotate di tutti i servizi, di personale addetto al salvataggio e non debbono sussistere barriere architettoniche che impediscano l’accesso delle persone con disabilità fisiche. Debbono essere inoltre organizzati corsi di educazione ambientale a beneficio di scuole, giovani, turisti e residenti. Deve essere data vasta informazione su Bandiera Blu e debbono essere pubblicati i dati sulle acque.
Vengono inoltre valutate le strutture alberghiere, i servizi d’utilità pubblica sanitaria, le informazioni turistiche e l’aggiornamento della segnaletica. Altro criterio utilizzato nella valutazione è la presenza di certificazioni ambientali e/o di altre procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale nonché di un’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
Quest’anno hanno ottenuto il riconoscimento ben 195 Comuni (12 in più rispetto allo scorso anno): la classifica è guidata dalla Liguria con 32 località premiate (due in più rispetto al 2019) seguita da Toscana con 20 località (+1), da Campania e Marche (19), Puglia (15), Sardegna e Calabria (14), Abruzzo e Trentino Alto Adige (10), Lazio e Veneto (9), Sicilia (8), Emilia Romagna (7), Basilicata (5), Piemonte (4), Friuli Venezia Giulia (2) mentre, Molise e Lombardia confermano una Bandiera blu.
Quest’anno la Bandiera blu 2020 è stata concessa a 18 località lacustri.
“La Bandiera Blu quest’anno sarà strumento di ripresa e di rilancio dell’immagine del Paese” - ha detto Claudio Mazza presidente della FEE Italia – “Siamo certi che le località Bandiera Blu dove il livello di qualità ambientale e del servizio al turista è sempre stato al primo posto saranno in grado di garantire una gestione della stagione estiva efficiente e in sicurezza”. Continua Mazza: “Insieme ai Comuni, gli stabilimenti balneari avranno un ruolo fondamentale in termini di presidio delle spiagge, saranno loro che avranno il compito di conciliare il rispetto delle regole e il piacere di una giornata al mare”.
“Il riconoscimento della Bandiera Blu – ha dichiarato Stefano Laporta Presidente dell’Ispra e del Snpa – è da sempre testimonianza dell’impegno nel migliorare e promuovere la cultura ambientale coniugando turismo e sostenibilità; le certificazioni ambientali sono un efficace strumento per la gestione del nostro territorio in chiave “green”. In un momento così delicato e particolare per il nostro Paese, questo riconoscimento acquista un valore aggiunto quale supporto al rilancio del turismo italiano e di tutta la nostra economia, perché la valorizzazione della risorsa “ambiente” rappresenta una delle chiavi di volta per ripensare il futuro del nostro Paese”.
“La conferenza di oggi si tiene proprio alla vigilia di questa che sarà una estate inconsueta - spiega l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera -, che certamente ci vedrà misurare con attenzione i nostri comportamenti. Sappiamo anche che la deantropizzazione delle coste e dei nostri mari ci sta consegnando una natura ancora più bella. A voi, sindaci dei Comuni costieri, che ricevete oggi questo prestigioso riconoscimento, il compito di assicurare con questa stagione la ripresa di un settore fondamentale per la nostra economia, un settore quello del turismo balneare e del turismo nautico che costituiscono degli asset economici di primo ordine per il nostro Paese”.
Un suggerimento che ci sentiamo di dare come minimo impatto per i criteri dei prossimi anni è sicuramente la messa al bando delle plastiche monouso da queste spiagge in favore di scelte ecofriendly come le stoviglie monouso compostabili!